Il coronavirus ha stravolto le nostre vite. E i brand come lo hanno affrontato?
Marzo è iniziato come il mese delle perplessità, poi è diventato il mese della paura, quello del coraggio e infine della solidarietà. Si è trasformato nel mese dell’unità, del senso di appartenenza ad una comunità.
I brand italiani si sono trovati di fronte ad un cambio di programma, ad una revisione della propria linea editoriale e delle proprie tattiche comunicative. Tra i valori di marca delle aziende hanno trovato posto la consapevolezza, la solidarietà e il sostegno.
Una specie di tutti per uno che potremmo sintetizzare con l’importante valore dell’unità.
MENO PRODOTTI, PIÙ CONTENUTI DI VALORE
In queste prime settimane di emergenza Coronavirus sono molti i brand italiani e internazionali che hanno deciso di dare spazio a messaggi pubblicitari meno commerciali e più istituzionali, messaggi positivi che vogliono dare speranza e coraggio. Giusto per citarne alcuni…
Per primo Re Giorgio (Armani) ha fatto un’importante donazione alle strutture sanitarie nazionali ed ha sostituito il suo messaggio pubblicitario sulle testate nazionali con una lettera personale di sostegno ai medici, infermieri e operatori sanitari.
Emblematico lo spot valoriale di Mazda Italia, sviluppato sopra l’immagine appositamente sfuocata del prodotto. In questo video aziendale la casa giapponese racconta come abbia in passato superato grandi ostacoli, legati alla tragica storia di Hiroshima, reagendo con tenacia e uscendone migliore. Lo spot Mazda si chiude con un messaggio di speranza rivolto al nostro paese: unita e con determinazione, l’Italia ce la farà!
“A brand is what a brand does” (Un brand è quello che un brand fa), questa una regola importante nel mondo del branding e probabilmente Giovanni Rana la conosce bene! Il 22 marzo, in una situazione di panico generale per le imprese, l’azienda veronese ha annunciato l’aumento degli stipendi del 25% per tutti i dipendenti dimostrando di conoscere non solo le regole della comunicazione ma anche quelle dell’economia che, citando Keynes, prevedono grossi investimenti per proteggere i posti di lavoro e le fasce più deboli in occasione delle grandi crisi.
APRILE. UN NUOVO SCENARIO
Siamo in aprile e le restrizioni sembrano dare i primi frutti in termini di contenimento del contagio, gli sguardi sono rivolti verso la riapertura e la convivenza con il virus. Siamo solo all’inizio di un cambiamento che inciderà sulle abitudini d’acquisto, gli stili di vita e la sensibilità delle persone.
Per l’imprenditore è il momento di progettare e di pianificare, con tutte le difficoltà del caso, un futuro che non è poi così distante.
Per il brand è il momento di rivolgersi al pubblico con contenuti valoriali e distintivi attraverso un tono di voce adeguato.
Ora più che mai il digital marketing e il social media marketing assumono un’importanza fondamentale per mantenere il rapporto e il dialogo con la propria brand community, infatti in queste settimane è aumentato almeno del 50% il tempo che i consumatori dedicano ai contenuti digitali. Nel marasma di notizie, informazioni, offerte che ci bombardano ogni giorno si faranno ricordare i brand capaci di sintonizzarsi sullo stato d’animo che stanno vivendo le persone, coinvolgendole con contenuti emozionali piuttosto che commerciali.
È il momento di emozionare, di generare nuovi contenuti e perché no di essere creativi!